I cronografi che hanno fatto la storia dell’orologeria

I cronografi che hanno fatto la storia dell’orologeria

Forse i profani non ne hanno la minima idea ma la storia dell’orologeria è estremamente avvincente e interessante da conoscere da un punto di vista più vicino. Infatti, anche all’interno di questo particolare mercato si susseguono avvenimenti importanti segnati soprattutto dall’introduzione di tecnologie innovative per misurare il tempo che passa. Sfide all’ultimo secondo – è proprio il caso di dirlo – a chi introduce sul mercato la prossima innovazione segnano la cronistoria del settore. Non solo i collezionisti, ma anche i semplici curiosi si possono appassionare grazie a un così concitato susseguirsi di eventi, lanci e scelte di testimonial, uno più influente dell’altro anche senza i social network moderni di oggi. Questi sono quindi i cronografi che hanno segnato una pietra miliare all’interno della storia del settore restando ancora oggi dei veri e propri giganti a cui si guarda con ammirazione.

Rolex Submariner

Nel momento in cui si va a guardare quali sono i cronografi che hanno fatto la storia del settore, non si può che iniziare dal Rolex Submariner cioè il primo orologio subacqueo al mondo. Fu davvero una conquista introdurre sul mercato un orologio in grado di resistere alle pressioni subacquee. Fin dal suo primo lancio, divenne un’istituzione proprio perché indossato dai sub. Per tale motivo nei negozi dove comprare Rolex a Milano resta tra i più ricercati  in assoluto.

Al giorno d’oggi può sembrare una cosa superata ma all’epoca, cioè i primi decenni del 900, su tutti i giornali spiccavano in prima pagina le imprese dei primi sub che si immergevano là dove nessuno mai era stato in precedenza. Erano gli albori di un’esplorazione che metteva a confronto l’inesplorato con le sole capacità di un uomo capace di trattenere il respiro e andare dove nemmeno raggi solari arrivano.

Zenith El Primero

Non è un caso che l’orologio Zenith si chiami El Primero, tradotto dallo spagnolo proprio come il primo. Il successo di questo cronografo riguarda la presenza di caratteristiche superiori rispetto agli altri modelli del mercato. Le caratteristiche di questo cronografo erano infatti uniche grazie a un rotore centrale e un una tecnologia integrata che evitava di utilizzare un modulo aggiuntivo. Lo spessore ridotto rese questo orologio estremamente pratico e indossabile.

Già nel 1975 Zenit introdusse i meccanismi al quarzo che vengono utilizzati ancora oggi nell’orologeria più moderna. Le 36.000 oscillazioni sono in grado di dare un movimento più fluido e sinuoso alla lancetta dei secondi che gira in continuazione senza fare scatti, dando proprio la sensazione del tempo che passa. Ancora al giorno d’oggi frequenze così alte sono rare e possibile solo guardando alle case leader del settore.

Breitling Chronomat

Il primo cronografo a due pulsati fu realizzato dalla casa Breitling, segnando una svolta storica. Era il 1844 quando fu inventato un particolare componente che viene utilizzato ancora oggi negli nei più moderni orologi. Permette di svolgere ben tre funzioni fondamentali all’interno di un cronografo consentendo loro di indicare il tempo di una singola frazione.

All’inizio il movimento fu solo per i cronografi da tasca e solo in un secondo momento arrivarono quelli da polso grazie all’introduzione di componenti di dimensioni più ridotte. Intravedendo le potenzialità di questa nuova tecnologia, cioè lo start, lo stop e il reset, i cronografi diventarono essenziali per tenere il tempo e non solo per segnare l’ora. Breitling con il suo iconico Chronomat tagliò per prima la linea del traguardo, affermandosi come una casa leader degli orologi di lusso.

Seiko Calibro 6139

Forse ad oggi tra le case produttrici di orologi di lusso non viene subito in mente Seiko che ha perso un po’ di punti negli ultimi decenni. Tuttavia, resta un brand di eccellenza assoluta, soprattutto per quanto riguarda le funzioni. Messo sul mercato nel 1969, questo cronografo automatico con smistamento a ruota a colonne era anche esso integrato permettendone così la progettazione da zero senza dover utilizzare un modulo aggiuntivo.

Inoltre, era l’unico che montava un innesto verticale che consente ancora oggi una misurazione più precisa rispetto all’innesto laterale poiché quest’ultimo comporta un piccolo salto. Tra i cronografi di fascia alta non può quindi mancare il Seiko Calibro che oggi ha ottime valutazioni sul mercato degli orologi retrò e vintage da polso.